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Polvere

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Sapete?

Non c’è commozione nell’eternità della polvere.

E il suo sarcasmo smisurato, contegnoso

come ogni vendetta motivata solo da se stessa

si manifesta nel travaglio senza riposo con cui

va posando su tutte le cose il suo lutto invincibile

che è il martirio del nostro.

 

Abbi pietà! – direte – la sua è la pena di ogni

perìbasi, di ogni ciclo penoso che nell’asfissìa

del ricongiungimento va componendosi senza

requie. Non la apparenta forse ai migratori

quest’umile andare intorno in ogni dove?

ai nomadi che inseguono la sedentaria eternità

essendone inseguiti? Non si può essere così

severi con chi da sempre abnegante rinunciò

a farsi di sé un’immagine.

 

Se lo fece fu perché su ogni immagine potesse

posarsi e pesare l’attesa inutile, la polverosa

ansia noiosa.

 

Guardate, ora una festa esplode nella,

sulla sorpresa notte nuda, vergine matrigna

alla prostituta e l’invitata, la festeggiata,

anzi, è la polvere…

Non quella che eravamo, ancora essendo

e in cui ritorneremo ma colei che respiriamo,

deserto in diaspora di sontuose tracotanze

che sazia padrona si aggira tra le sue stanze

galattiche e, vedendoci, polvere ci chiama,

sontuosa giammai ma supponente, noi proci

all’eternità, noi fingendo persino commozione

con sul volto lei che la nostra vince perché

è lei la polvere unigenita.

 

Per lei si aprì il teatro

                                      tra un firmamento

e un’aspersa folla muta.


 pietromenditto - 28/02/2012 11:53:00 [ leggi altri commenti di pietromenditto » ]

Può darsi Cristiana.

 Cristiana Fischer - 28/02/2012 10:40:00 [ leggi altri commenti di Cristiana Fischer » ]

La tua polvere è forse la polvere a cui tornano gli esseri, l’apeiron di Anassimandro, come ha raccontato Giovanni Semerano?

 Leonora Lusin - 17/02/2012 22:33:00 [ leggi altri commenti di Leonora Lusin » ]

Una scrittura molto ispirata con una tensione che non cede. Mi ha commosso.

 Alessandro Mariani - 17/02/2012 21:42:00 [ leggi altri commenti di Alessandro Mariani » ]

Mi ha compito molto il modo in cui ha dedicato questa lirica agli oggetti. L’ho vista come un allontanamento da quella precedente, dove a fare da padrone erano stati i sentimenti ( folli) e le perversioni. Questa, nel modo in cui ha tolto il nome agli oggetti per poi ridaglielo, mi è sembrata ancora più malefica, e la retorica che ha usato mi ha ricordato molto da vicino le schiere di Satana del Paradiso Perduto. Un caro saluto

 cristina bizzarri - 17/02/2012 19:58:00 [ leggi altri commenti di cristina bizzarri » ]

Correggo: da e non dalla.

 cristina bizzarri - 17/02/2012 19:56:00 [ leggi altri commenti di cristina bizzarri » ]

Straordinario,a mio avviso , questo memento mori che fai cantare alla polvere scivolando su ogni riga, ogni lettera. Purtroppo sono ignorante e mi sono inceppata su perìbasi ma non ho avuto voglia di andare a cercarlo, lo fai capire comunque tu... Dalla questa polvere fai sorgere davanti ai miei occhi torri, cattedrali, battaglie, teatri rossi di velluto e poi li annulli. Mi sembra di avere davanti uno di quei quadri fiamminghi o dell’ottocento - correggimi se sbaglio - dove sono dipinti in maniera perfetta dei fiori, o della frutta, o uno strumento musicale dai contorni e colori vellutati, ma, in un punto, dipinto con un capello, fa capolino un piccolissimo insetto nero...

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